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PRIMO ITINERARIO  LA PRESA-CAVASSOLO

 

 Si procede imboccando una corta galleria in cemento, edificata dopo il restauro di una vecchia fornace legata al periodo della costruzione di questo tratto di acquedotto

 

 

 

La pulizia, la sorveglianza e la manutenzione del canale erano affidate a dodici custodi di campagna nel tratto che dalla presa andava a Castelletto. Il lavoro principale dei custodi era di prevenire gli abusi a cui il condotto era continuamente sottoposto e di tenere pulito il tratto  loro assegnato

 

 

La lenta e inarrestabile agonia dell'acquedotto inizia nel 1917 con la dichiarazione di non potabilità delle sue acque. Ma nonostante tutto continuerà a funzionare fino ai primi anni '60 destinando le sue acque ad altri usi

 

 

Il lento abbandono ne cancellò abbondanti tratti, e solo in questi ultimi anni, le associazioni a sua tutela , dopo aver tanto lottato, sono riuscite a far sentire la propria voce affinché questo  patrimonio non venga perduto. Le iniziative proposte sono tutte concrete  e l'obbiettivo finale è quello di rendere percorribile l'intero percorso. Tra i restauri più importanti di questi anni citiamo quello del ponte sifone di Staglieno e quello del ponte sifone sul  Geirato

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