Il
prolungamento seicentesco dell'acquedotto attraversava
la valle del Geirato facendo un largo giro in una zona
continuamente sconvolta da
frane, per questo motivo,
nel 1660, il Comune diede il benestare per la costruzione di un
ponte- sifone realizzato però solo 112 anni dopo, su progetto
dell'architetto Claudio Storace. La
sua costruzione fu iniziata il 22 luglio del 1772 e terminata
verso la fine del 1777. Il ponte è lungo più di 600 metri ed è
composto da 22 arcate
Si
accede al ponte-sifone passando a fianco della casetta del guardiano,
costruita sopra la cisterna che faceva da vasca di regolazione per
l'acqua. Attraverso un cancello si prosegue sul ponte che scavalca la
valle e ci porta sulla opposta collina di Pino
Il
ponte abbandonato nei primi anni sessanta, fino a poco tempo fa non era
percorribile perchè ricoperto da una crescita incontrollata di rovi
I tubi in ferro al loro
primo collocamento non sopportarono la pressione e l'acqua fuoriuscì
dalle giunture. Visto il cattivo funzionamento, furono presi in
considerazione altri
progetti per trasformare il
ponte-sifone in ponte-canale e nel 1793 furono ordinati
800 tubi in
marmo per sostituire quelli in ferro, ma i suddetti non furono
mai installati. Nel
1825 venne emessa la delibera per il collocamento del secondo corso di
tubi così come era nel progetto originario dello Storace, ma la loro
collocazione definitiva avvenne solo nel 1831 sotto la direzione
dell'architetto Barabino