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DECIMO ITINERARIO  ACQUEDOTTO DETTO DELLE FUCINE

Dopo aver alimentato la cascata di villetta Di Negro, l'acquedotto passava all'interno dell'attuale Palazzo della Provincia e della Prefettura (ex Spinola) che ne conservano parecchie tracce, per poi attraversare salita Santa Caterina su un ponte-canale demolito nel 1873 durante la costruzione di via Roma. Da salita Santa Caterina una derivazione scendeva verso piazza Fontane Marose proseguiva per via Luccoli fino a piazza Banchi per poi terminare nella grande fontana di Ponte Reale

Dopo salita Santa Caterina, l'acquedotto passava per vico dei Tintori e vico delle Fucine fino ad arrivare sul colle di Piccapietra, lì passava sull'arco di Porta Aurea (demolita nei primi anni '60 con la ristrutturazione urbanistica dell'intero quartiere) per continuare il suo percorso tagliava con un arco la crosa di San Francesco  dove attraverso un ponte (sostituito da un sifone nel 1829) superava via Giulia (Attuale via XX Settembre) e via Dante per risalire sull'arco di Porta Soprana,  che conserva ancora alla base tracce degli antichi cannoni

 

Da Porta Soprana il canale prosegue per passo delle Murette che coincide con il percorso medioevale dell'acquedotto. Poco più sotto, la vicina piazza delle Lavandaie è un ulteriore riscontro della sua presenza

 

L'acquedotto medioevale passava sopra le mura del 1155, dove si notano ancora gli archi in muratura che erano chiusi con porte e cancelli dei quali solo i Padri del Comune ne possedevano le chiavi. Una targa in ardesia faceva chiari riferimenti su il diritto di passaggio

CARTINA DECIMO ITINERARIO

   DA PIAZZA MANIN ALL'EX BOSCO DEI CAPPUCCINI

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