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DECIMO ITINERARIO  ACQUEDOTTO DETTO DI CASTELLETTO

Il braccio più antico dell’acquedotto, chiamato di Castelletto, prosegue sotto il marciapiede sud di corso Magenta, che conserva ancora le arcate sotto la strada. Da qui a Castelletto, l’acquedotto diventa parte integrante con corso Magenta e corso Paganini, dove fino a una trentina di anni fa alimentava la funicolare Sant’Anna, unica in Italia che adoperava l’acqua come forza motrice

 

L'acquedotto proseguiva per l'attuale corso Magenta per poi deviare in salita inferiore di Sant'Anna passando attraverso un ponte canale demolito nel gennaio 2009. Più avanti l'acquedotto scavalcava quella che è in seguito diventata via Caffaro su un grande ponte canale

 

Prima di arrivare alla spianata di Castelletto, sopra salita San Gerolamo si trova l'unico ponte-canale di tutto il tracciato cittadino ancora ottimamente conservato

 

 

Dopo salita San Gerolamo l'antico tracciato,  attraversava diagonalmente la spianata di Castelletto dove con una serie complessa di salti (utilizzati fin dal XIII secolo) azionava le ruote di vari mulini, da lì proseguiva passando all'interno di alcune case in salita superiore della Rondinella 

 

Da salita superiore della Rondinella, il canale passava  per vicolo dell'Acquidotto e salita dell'Acquidotto, dove sono ancora visibili gli sportelli in ferro per le derivazioni dei bronzini

CARTINA DECIMO ITINERARIO

  DA PIAZZA MANIN ALL'EX BOSCO DEI CAPPUCCINI

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